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  • Immagine del redattoreAlexio Fazzini Consulenza Patrimoniale

GEOPOLITICA



Nel panorama dei termini che hanno la capacità di movimentare i mercati quello della geopolitica, in grande voga nel 2017/2018, era stato scalzato prepotentemente dalle parole dazi e commerciale.

Sulla scia del petrolio, ora torna sotto i riflettori.


Giornata movimentata dalle notizie che arrivano dall’Arabia Saudita, dopo gli attacchi agli impianti petroliferi che rappresentano un sito di produzione di importanza mondiale.


Non abbiamo assistito a grandi movimenti sugli indici. Probabilmente anche grazie alla consapevolezza delle ingenti scorte di materia prima, che nel corso di questi anni si sono accumulate.

Rallentamento economico globale, guerre commerciali e l’intensa attività estrattiva americana, aspetto da non trascurare, hanno consentito di accumulare nel tempo una consistente scorta.


Come sempre, in queste situazioni di incertezza, la volatilità, sul prezzo del petrolio e di riflesso, sull’andamento dei mercati azionari, si farà sentire.


Un aspetto pratico, che ci riguarda da vicino, è collegato al prezzo dei carburanti che in queste situazioni potrebbe registrare dei rialzi, come ci ricorda l’articolo del Sole 24 ore online dedicato all’approfondimento di questa vicenda:


Le piazze finanziarie europee perdono qualcosa nella giornata odierna, ma come anticipato nulla di drammatiche.


Dall’altra parte dell’Atlantico, Trump non ha perso questa occasione per ribadire la sua risoluta convinzione in una cura molto dimagrante sul fronte dei tassi. Fed avvisata?


Tiene senz’altro banco e cattura l’attenzione degli investitori, la possibile, uso sempre il condizione per scaramanzia, ripresa dei colloqui tra USA e Cina, come ci ricorda un articolo di Milano Finanza online di oggi.

Nel prossimo mese di Ottobre i due contendenti dovrebbero nuovamente sedersi al tavolo delle trattative.


Questa vicenda deve far scattare stravolgimenti dei nostri piani di investimento?

No, se la pianificazione è stata concordata fissando obiettivi e inserendo una buona dose di diversificazione, che nelle fasi di volatilità rappresenta un bell’antidoto alle turbolenze dei mercati, sopratutto se generate da fatti assolutamente imponderabili come quello di ieri.

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