Aspettando la FED.
Ancora in stand by, in attesa, aspettando la FED, la banca centrale americana che mercoledi prossimo terrà un nuovo meeting, dal quale gli investitori otterranno la risposta definitiva: restiamo prudenti.
Sostanzialmente i mercati si attendono che Powell (il Governatore della FED), mantenga una linea accomodante lungo il percorso della propria politica monetaria: Nessun rialzo.
Intanto però, il mercato USA registra un’altra giornata di pesante debolezza di un big come Boeing che, dopo il disastro aereo avvenuto in Etiopia, sta facendo molta fatica a riprendere quota sul listino.
Altro tema, sicuramente non nuovo, sul tavolo è legato all’accordo tra Trump e la Cina sul fronte commerciale, dove la soap opera si prolungherà fino ad aprile, termine fissato per un nuovo round di colloqui (dai quali si spera si arrivi a una conclusione positiva).
Torno in Europa adesso.
Dopo che venerdi l’agenzia di rating Moody’s ha lasciato invariato il rating del nostro Paese, Milano veleggia in testa alla classifica dei risultati europei: migliore performance (+0,80%) all’interno di un mercato sostanzialmente in anestesia totale. Forse anche qui l’attesa dell’incontro di mercoledì ha il suo peso.
Sulla scia di uno spread a 234 punti (ottimo), il settore bancario traina il nostro listino.
Il settore è in gran fermento dopo l’annunciato matrimonio tra Commerzbank e Deutsche Bank che, secondo gli analisti, potrebbe aprire le porte ad un valzer di acquisizioni e fusioni in tutta Europa, Italia inclusa.
FLASH
Nell’infuocato dibattito tra gli Stati Uniti e Huawei sul controllo delle strutture tecnologiche che controlleranno la rete 5G (destinata a dare il via definitivo all’espansione della cosiddetta Internet of Things, ossia l’applicazione di Internet alle cose ed alla Intelligenza Artificiale), si inseriscono diversi esperti del settore.
La rete 5G allo stato attuale presenta vulnerabilità ad attacchi esterni.
Un interessante confronto tra esperti in questo articolo (inglese):
https://bit.ly/2JnYasK
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