Non ragioniam di lor…..
ma guardate e crescete. Più o meno questa la sintesi della giornata sui mercati finanziari europei, più attenti alle puntate della grande soap opera tra Cina e Stati Uniti (comunque dai risvolti fondamentali anche per la nostra economia, nostra nel senso dell’Europa), che ai deludenti dati macroeconomici.
Dati che non sono particolarmente brillanti: l’indice PMI manifatturiero (che esprime l’insieme di ordini, produzione, occupazione, scorte del settore manifatturiero), scende un po' su tutti i paesi dell’eurozona.
Certo, mi ripeto, una risoluzione pacifica e proficua del conflitto commerciale tra le due superpotenze, ci porterà beneficio, ma l’attenzione, a mio parere, andrebbe rivolta maggiormente verso su misure che rilancino l’economia del vecchio continente.
Intanto chiudiamo la prima giornata della settimana con il segno positivo su tutte le borse, con in testa la Germania seguita dal nostro Paese.
Spread in rialzo a 258 punti, sul quale pesano i giudizi negativi sulla nostra economia, aggiunti oggi dall’OCSE (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).
Sul fronte americano gli indici procedono di buon passo registrando segni ampiamente positivi sia sul Dow Jones, per il settore industriale che sul Nasdaq, per il settore tecnologico.
Non crederete di scampare alla Brexit vero? Adesso i piani B sono addirittura 4 e si torna a parlare di un nuovo referendum. Vi lascio il gusto di leggere l’articolo del Sole 24 ore…..
https://bit.ly/2UbvmJ4
Comments