Tutti gli strumenti
Sul tema dell’inflazione, uno dei segnali di ripresa dell’economia, la BCE è “piena di strumenti” da utilizzare. La vera questione è che l’economia europea ancora langue.
E quegli strumenti rimangono nelle loro custodie.
Alla fine non ci sono state grandi novità nella riunione della Banca Centrale Europea di oggi, dove si conferma il livello dei tassi attuali (sappiamo che fino al prossimo anno nulla dovrebbe cambiare), si sancisce la debolezza economica del vecchio continente, che ha subito in modo sensibile l’avanzata del protezionismo americano.
Il governatore Mario Draghi rimane un po' più sul vago per quanto riguarda i dettagli sulle operazioni di nuova liquidità per il sistema finanziario che dovrebbero essere svelati più avanti.
Insomma: cautela.
A tutto ciò (sostanzialmente nulla di nuovo) come hanno reagito le borse europee? Piatta la borsa di Milano e leggermente positive quella francese e tedesca.
Dall’altra parte dell’Atlantico le orecchie sono puntate alla lettura dei dettagli dell’ultimo incontro della loro Banca Centrale.
Attenzione all’inflazione che in America, nell’ultima lettura, è cresciuta un po' più del previsto. Quale sarà il percorso dei tassi a stelle e strisce per quest’anno? È questo che i mercati vorrebbero scoprire spulciando tra le righe delle famose “minute” dell’ultima riunione.
Domani scopriremo i dettagli.
Intanto gli indici Usa restano in sospeso, tra la calma piatta del dow jones e il segno positivo del Nasdaq.
Per restare sul mercato americano Uber, la famosa società di ride sharing, vuole raccogliere, tramite la quotazione delle proprie azioni, una cifra che si aggira nell’ordine dei 10 miliardi di dollari.
Cosa non da poco visto le notevoli ombre che gli analisti vedono sui conti della società: fatturato, investimenti e conti in rosso sono tutti quesiti che cercano una risposta nella lettura del fascicolo consegnato alla SEC (la Consob americana) e che verrà reso pubblico domani. Sviluppi da seguire.