AD OGNI PARTE DEL REDDITO, UNA SUA FUNZIONE.
Alle 9:30 del 27 settembre, Francesco apre il suo computer e controlla dall'Home Banking l'accredito dello stipendio. La conferma dell'accredito apre le porte alla seconda fase, ben rodata nel tempo, di confronto con Anna, sua moglie e co-amministratrice della gestione finanziaria familiare.
Anna e Francesco hanno ben chiara una cosa: i loro soldi hanno una loro gerarchia, che non si discute e che rimane immutata nel tempo.
Il reddito, fisso o variabile che sia, è il vertice della finanza di una famiglia. Sapere questo però non ci serve a un granché, fintato che non applichiamo due regole ben precise: pianificare e controllare il risparmio e consumi.
Faccio un passo indietro.
Torniamo al tavolo con Francesco ed Anna. La loro priorità, da un pò di tempo, è quella di riuscire a mettere da parte i soldi per mandare loro figlia, Paola, all'Università e affrontare quel momento senza patemi, anche qualora la scelta dovesse essere per un corso in un'altra città.
Chiaro: se Paola non vorrà continuare gli studi, quei soldi messi da parte non saranno certamente appassiti, ma potrebbero rappresentare la base per avviare una sua piccola attività in proprio.
Paola oggi ha 2 anni.
I due genitori hanno un obiettivo, principe della pianificazione e per raggiungerlo hanno deciso di dedicargli, ogni mese, il 10% del loro reddito.
Questo è il risparmio. Il secondo in comando, dopo il reddito.
Questa percentuale non è e non dev'essere uguale per tutti. Ciascuno, partendo dalla pianificazione e controllo delle proprie disponibilità, potrà scegliere quanto dedicare al risparmio.
A cosa serve il risparmio? A questa domanda, Francesco ha risposto dicendo che il risparmio serve, per prima cosa, a raggiungere gli obiettivi che lui e Anna si sono dati e per fare ciò hanno deciso di investire. Per sapere come, dovremo tornare a intervistarli in un altro momento.
In secondo luogo per fare fronte alle spese di natura imprevista, come il frigorifero che gli ha lasciati a piedi due mesi prima o la lavatrice della Signora Angela (mamma DI Anna) che ha allagato il bagno a maggio scorso.
Loro sanno bene che non occorre farsi intrappolare dalla paura del "non si sa mai". Per i rischi personali, ad esempio, hanno cercato la copertura assicurativa. Questa scelta è stata una delle più meditate, ma alla fine, sempre grazie alla programmazione ed al controllo delle spese familiari, sono riusciti a tutelarsi da questi rischi.
Francesco e Anna hanno definito la gerarchia dei loro soldi.
Che, in sostanza, vuol dire: da dove inizio per risparmiare e investire per i miei obiettivi?
Questo è un metodo:
Sapere quanto spende ogni anno la famiglia per cibi, casa, abbigliamento, ecc.
Dedicare tempo alla pianificazione del proprio futuro finanziario.
I nostri protagonisti hanno un piccolo segreto: qualche anno fa hanno iniziato un percorso di consulenza con un professionista del settore, ma sono stati molto in gamba a mantenere la costanza nell'applicazione dei consigli ricevuti.
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