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Quel pazzo mondo chiamato finanza: Bridgewater vs Wall Street Journal


Un pazzo mondo quello della finanza. Lo è sempre stato e sempre lo sarà.

 

Qui sta il suo bello ed il suo brutto.

Annovero tra le cose brutte le notizie sparate a caso.


Antefatto: Un articolo del Wall Street Journal dichiara: "Il più grande hedge fund del mondo sta utilizzando opzioni put per scommettere sul ribasso entro marzo dell’indice S&P 500 o dell’Euro Stoxx 50, o di entrambi." Milanofinanza online riprende la notizia in questo link: https://bit.ly/2s63dWq


Parla del fondo gestito dalla Bridgewater Associates di Ray Dalio, grandissimo (umanamente e professionalmente) investitore. Importo gestito dal fondo: 160 miliardi di dollari, dollaro più dollaro meno.


Ray Dalio, in poche ore, smentisce tutto su vari canali, qui ho allegato Facebook, ma stessa cosa la trovate su Twitter e su LinkedIn.


Al di là del fatto che il fondo abbia investito o meno, neanche l'1% del patrimonio, in una scommessa al ribasso dei mercati, il problema a mio parere è un altro.


Ogni investitore, piccolo o grande che sia, si deve muovere sui mercati secondo i propri obiettivi di lungo termine.

Per Bridgewater saranno certamente diversi da quelli di un investitore privato.


Il fatto che lì fuori ci sia qualcuno, frustrato dal fatto di non essersi mai preso la briga di definire una propria pianificazione per obiettivi e che speri in una prossima caduta dei mercati per poter dire di aver fatto bene (casomai è dal 2008 che spera....) è il motivo dell'enfasi per una dichiarazione peraltro subito smentita dal suo stesso protagonista.


Non è forse chiaro che i mercati hanno sali scendi ciclici e continui? Arriverà una nuova crisi? probabile, è statistico.


Avere un piano di investimento non vuol dire azzerare i rischi.

Quelli, oggi, sono ovunque.

Vuol dire, semplicemente, esserne resilienti.


Info e contatti: alexio.fazzini@gmail.com


Alexio Fazzini

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