Sostenibilità e criteri ESG: il più grande fondo pensione del Giappone vieta il prestito titoli. Cosa significa?
Il fondo pensione di Tokio (Government Pension Investment Fund - abbreviamolo in GPIF) dall’alto dei suoi 1300 miliardi di euro in gestione, ad inizio dicembre ha dichiarato che non ammetterà più il prestito titoli.
Il GPIF abbraccia una strategia di investimento fondata sui criteri ESG ed allineata con i principi di rispetto dell’ambiente (E=environment), del sociale (S=social) e della buona condotta aziendale (G=governance).
Una strategia frequentemente associata al concetto di risparmio paziente.
Un investimento che, pur partendo da basi solide, necessita tempo per esprimersi e tende a privilegiare strategie di lungo periodo.
Cos’è il prestito titoli e cosa c’entra con una strategia ESG?
Si tratta di una pratica che vede come protagonisti, principalmente gli hedge fund, fondi altamente speculativi che, per agire con le vendite allo scoperto speculando sui ribassi dei prezzi, prendono a prestito azioni di proprietà di grandi enti (come il GPIF), impegnandosi a restituirli ad una data futura.
L’hedge fund vende i titoli non direttamente posseduti, con l’obiettivo di restituirli al proprietario iniziale ricomprandoli sul mercato a prezzi più bassi.
La differenza tra il prezzo di vendita e quello di riacquisto (per restituire il titolo) rappresenta il profitto.
Si tratta di operazioni speculative, orientate al breve/brevissimo termine e che, secondo diversi gestori etici come anche riportato in un articolo di PLUS24 Il sole 24 ore di oggi, possono mettere a rischio la stabilità dei mercati finanziari considerati come elemento sociale, un “bene pubblico”.
Ecco l’origine della scelta intrapresa dal GPIF.
Una questione che scuote le fondamenta del mercato finanziario moderno e a scuoterle è un vero gigante.
Alexio Fazzini
Un ulteriore articolo su questo tema tratto da Assinews.it del 13 dicembre 2019
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